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Più le nostre capacità sono evolute meno c'è di aleatorio, e meno di incomprensibile. L'analogia è probabilmente più che un'analogia: se “essere comprensibile” ed “essere comprimibile” sono perfettamente sinonimi come la teoria del calcolo ci invita a credere, le due notazioni sono esattamente equivalenti.

GLI EXTRATERRESTRI NASCOSTI

Per finire vorrei presentare un'ipotesi (a volte chiamata paradosso di Shannon) che la teoria moderna della compressione rimette in discussione e che concerne l'ascolto delle onde radio condotta in direzione delle stelle (progetto SETI della NASA, progetto META di Paul Horowitz, eccetera). Si sa che questa attività di ascolto non ha per il momento portato a risultati malgrado i milioni di canali radio sorvegliati durante lunghi periodi (vedere Alla ricerca della vita extraterrestre di Carl Sagan, in Pour la Science, pagine 100-108, dicembre 1994).

Quando noi padroneggeremo meglio le tecniche di compressione, le utilizzeremo senza dubbio in tutte le nostre trasmissioni senza eccezioni. Non ci saranno segnali radio o televisivi non compressi. Dall’esterno, per un orecchio che non conosce le nostre convenzioni di codifica (cioè non conosce gli algoritmi che saranno integrati negli impulsi elettronici delle televisioni e di altri apparecchi di comunicazione) il rumore fatto dalla terra sembrerà aleatorio (in senso relativo, come oggi a proposito del genoma).

Si potrebbe obiettare che anche se i messaggi radio sono compressi, le bande radio si distinguono dalle bande naturali per dei picchi situati a delle lunghezze d’onda precise e per una pulsazione quasi periodica incompressibile, ma localizzabile. Ciò sarebbe una cattiva comprensione

di ciò che sarebbe una utilizzazione ottimizzata dei canali di comunicazione: una banda di frequenza ben utilizzata che trasmette messaggi compressi, per definizione non è distinguibile da una banda occupata da un rumore proveniente da un fenomeno naturale (se si distinguesse ciò significherebbe che si possono perfezionare i sistemi di codifica e di compressione per trasmettere più informazioni).

Certe tecniche permettono di utilizzare le linee telefoniche più intelligentemente di quanto non si faccia oggi. Si è riusciti anche a trasmettere 2 megabit (2x10^6 unità di informazione) per secondo su tali linee mentre abitualmente si considera che una linea telefonica non può superare 20.000 bit per secondo. Questa tecnologia da un'idea di quello che potrebbe essere una utilizzazione migliore dei canali radio. Quando padroneggeremo queste tecniche, dall'esterno sarà molto difficile distinguere le emissioni radio della terra da quelle prodotte dai fenomeni naturali. La Terra, alla fin fine, non potrà essere “localizzata” che dopo qualche decina di anni.

La conclusione è ora evidente, se il nostro ascolto delle stelle non ha dato spiegazioni è perché semplicemente non abbiamo saputo separare il rumore di fondo dal rumore radio, molto poco differente, prodotto da messaggi ben compressi sulle bande sfruttate in modo ottimale che utilizzano gli extraterrestri. Se gli extraterrestri comprimono i loro messaggi televisivi e radiofonici noi non li vediamo. Solo la ridondanza della correzione dell'errore è rintracciabile, ma questo è senza dubbio molto difficile e non abbiamo oggi i mezzi per farlo.

Sicuramente queste osservazioni non costituiscono che un argomento tra gli altri a favore o contro l'esistenza di intelligenze extraterrestri, ma meritano che le si prenda in considerazione, anche se non sempre è il caso.

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