Ma i ragazzi non si limitano a questo: per appurarsene basta chiedere in classe quanti hanno un blog. Anche in questo caso sanno usufruire della possibilità di pubblicare sulla rete senza scrivere una riga di codice e senza pagare costi di hosting; e hanno anche discrete abilità nell'usufruire dei servizi gratuiti di deposito di immagini e video in rete (purtroppo agli onori della cronaca per applicazioni poco edificanti).

Gli studenti apprendendo, comunicando e pubblicando su Internet mostrano di avere, in modo abbastanza diffuso, le competenze che permetterebbero loro di praticare la didattica in rete,utilizzando con disinvoltura gli strumenti propri dell’e-learning in modalità blended .Tutto questo mentre a scuola ci si limita a continuare ad assegnare loro qualche 'ricerca' e a meravigliarsi se i ragazzi non si appassionano abbastanza e producono stampe sciatte e distratte.

E’ interessante notare che le competenze dei ragazzi messe prima in evidenza non sono prese in scarsa considerazione soltanto dai docenti, ma vengono sottovalutate anche da coloro che si occupano in modo

professionale di formazione in Internet.

Nei corsi di formazione e aggiornamento gli esperti e i tutor sono impegnati nell’individuare e consigliare software e applicazioni di rete che potrebbero venir utilizzati nel lavoro in classe, sollecitando gli insegnanti a coglierne le caratteristiche specifiche che permetterebbero di inserirli coerentemente nella loro programmazione. Così si spiega cosa sia un blog o un wiki, un instant messenger o una chat proponendo riflessioni su come si possano utilizzare per migliorare le capacità espressive e comunicative degli alunni.

Forse sarebbe più semplice permettere agli alunni di utilizzare liberamente computer collegati in rete in un laboratorio di informatica e invitare gli insegnanti a osservare quegli alunni che consultano siti, aggiornano blog e comunicano con i loro contatti su messenger.

Ma non credo che il problema di innovare le metodologiedell’insegnamento si possa banalizzare

natalia.visalli@gmail.com Liceo Classico Garibaldi - Palermo