Casella di testo:  
Il giocattolo più antico che c'era al Museo è questo gruppo di giocatori, che forse era stato fatto per un presepe. Risale alla fine del '700.
 

Ma il giocattolo che ci ha più commosso è stata una pistola, costruita con due legnetti e tenuta insieme  a stento da alcuni chiodi. Il prof. Piraino ci ha raccontato la storia di questa pistola: è stata costruita da un papà prigioniero in un lager tedesco per il suo bambino, anche lui segregato in quel terribile posto. Nè il papà né il bambino sono tornati. Ma è tornato uno zio e ha portato con sè l'unico ricordo che aveva dei suoi familiari, un giocattolo costruito con amore da un papà per rendere meno penose le giornate al suo piccolo e  che egli ha voluto donare al Museo perchè anche il nipotino fosse ricordato insieme ai tanti bambini che un giorno avevano giocato con quegli oggetti.

Accanto ai giocattoli tradizionali, abbiamo trovato i primi giocattoli meccanici: trenini, macchinine, i primi mini-cucinotti funzionanti ...........

E' difficile ricordare tutto. Ricordiamo però una  buffa scimmia in abito del '700 che suonava il  violino, un pagliaccio                                                     che teneva in mano due piatti sonori e un

Casella di testo: sorridente e mobile pagliaccio tedesco,  di                                    di statura  piuttosto alta per un bambolotto,                                     che forse, diceva il prof. Piraino, era stato                                 collocato dentro una vetrina per attirare                                      l'attenzione dei passanti.

 

          

                                                                                                                                                        

Casella di testo: Un altro giocattolo che ha attirato la nostra at- tenzione è stata una specie di macchina foto- grafica che in realtà è un caleidoscopio, ma che  un tempo i ragazzi chiamavano la "macchina ma gica". Per noi, abituati ormai alle "magie" del computer e ai trucchi del cinema ci fa sorride-

     re una macchina così, ma a quei tempi doveva costituire un oggetto meraviglioso da possedere.

Alla fine della visita, mentre salutavamo la nostra guida e davamo una ultima occhiata alle bellissime sale del palazzo, ci siamo accorti di un affresco sul soffitto, che raffigura un bambino che fa l'altalena fra due colonne; sotto le colonne si stende un grande mare azzurro. Alle nostre domande il Prof. Piraino  ha risposto regalandoci un'altra bella storia: quando ha acquistato il palazzo per restaurarlo e farne un Museo, ha trovato in quella stessa sala, ma sul pavimento, la figura di quel bambino con l'altalena . Vicino c'era uno scritto in latino:

                                       LUDUS VITAE

( il gioco della vita). Al Prof. Piraino è sembrata una figura adatta per un Museo dedicato al giocattolo e ha voluto riportare quella stessa figura sul soffitto, da dove ancora il bambino si dondola sorridente.


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