L'
allegoria
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Consisite.. nell'indicare
"una cosa con le parole, ed un'altra con le idee sottointese"
(aliud verbis, aliud sensu - Quintiliano). Una metafora continuata...
Dalle parole greche alle "diversamente" ed agoreueo "dico". L'aspetto più caratteristico dell'allegoria è che, non solo può, ma deve non lasciare tracce e segnali, altrimenti diviene similitudine in men che non si dica. Uno scritto allegorico ha due modi di venir letto, con due codici di interpretazione. Uno "piano", quello che appare dal senso letterale delle parole (La tigre che aspetta immobile la sua preda anche per ore); ed uno, o più, nascosti (lo stratega che cerca il momento migliore per attaccare il nemico). Qualsiasi testo si può interpretare allegoricamente, anche con più sensi diversi, ma pochi sono scritti apposta per trasportare un significato secondo. Col tempo poi nuovi penseri possono unirsi alle immagini del testo, e vecchi altri possono perdersi. Questo quando le chiavi di lettura, i codici necessari per comprenderli, siano dimenticati.
O nave, ti rigetteranno in mare nuovi flutti: o che fai? saldamente tieniti stretta al porto. (Versi di Orazio, usati da Quintiliano e da Bice Garavelli)
Venire colpiti dalla freccia di Cupido.
Anche un singolo atto od evento può spiegare allegoricamente qualcos'altro. La morte di Cesare, quella di Stalin, quella di Hitler: ciascuna di esse da sola può portarci a certe conclusioni. Le tre viste insieme forse ad altre. Tra le righe della Bibbia ( e nei libri sacri di ogni religione in generale) è possibile leggere di tutto. Peggioche nei versi di Nostradamus. Ma è proprio questo che rende sacro il testo, no? La sua infinita produttività.. Anche la religione antica si rifaceva al meccanismo dell'allegoria. Credendo il sole un dio, pensavamo che esso fosse buono e dispensasse saggezza e vigore, pur continuando a descrivere il suo spostamento nel cielo. Due livelli d'esistenza, due significati. E per questo chi si destreggia in collegamenti analogici tra parole e raffigurazioni mentali è in grado di piegare un testo a molti significati. Creando nuovi rimandi e regole si può controllare ciò che viene alla mente dei lettori. L'implicito infondo è scritto, anche se in trasparenza...nella mente del lettore! La lingua controlla i rapporti tra segni e aspettative cognitive e comportamentali. Imparare il "software" del nostro interlocutore è l'unico modo allora di venire compresi. Nella teoria dei giochi tra nazioni in guerra "fredda" possiamo riconoscere qualcosa di simile. Analizzare i movimenti dell'altro provando ad inferire le cause che li generano è un lavoro di interpretazione analogica ed allegorica. Una stessa azione chi trasmette due stringhe di informazioni, una esplicita ed una implicita. Anche in psicanalisi si cerca un tracciato invisibile nelle parole del paziente (e spesso lo si trova proprio perché convinti debba esserci), un'istanza della persona che motivi il suo comportamento. Ad una cena oltre che mangiare, si dice chi si è e perchè si è lì...in fondo anche questo rituale è allegorico per qualche verso. Chi interpreta cerca qualcosa.. sa già cosa cercare.. Chi proprio nulla sa di "bon ton", come spera di individuare le sfasature nell'agire dei suoi commensali.. Probabilmente l'intera nostra vita ha per noi un significato solo allegorico... o esiste un senso primo ed autentico del perchè siamo qui ed ora? Chi ha in mano la mascherina per corregere il nostro esame? |
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