Mio padre riesce a contare quante gocce stillano da una flebo e le volte che un meccanismo ripete il suo giro, quanti scalini e quante nuvole, quanti giorni mancano a un evento e quanti passi lo separano da qualche meta. Si ricorda tutti i codici fiscali della famiglia e tutti i numeri di telefono oltre che tutte le targhe delle auto che posseduto nella sua vita, oltre. Anche nelle storielle che ci raccontava da bambini, i personaggi si dovevano misurare con un elenco di cose e certo numero di azioni: Con questo lui ha sempre ingannato il tempo, tessendo di numeri l'attesa. Infatti è un uomo paziente.
Ma noi figli siamo impazienti e, se ci tocca aspettare, il contare ci riempie d'angoscia.
Mia madre è una cuoca eccellente, da dieci stelle. Lo dicono tutti quelli che si trovano a passare all'ora di pranzo e all'ora di cena, ma pure se ci vai ad un'ora imprevista (all'alba o al pomeriggio) la trovi che armeggia in cucina, intenta a provare quella ricetta che ha sentito in tv, immancabilmente rivisitata e ribattezzata "alla rapataddisa" (cioè senza regole precise) dato che non dispone quasi mai, nell'ora del suo estro creativo, di tutti gli ingredienti necessari. E' una donna che ha basato il suo vivere sulla convinzione che "grasso è bello" anzi bello = grasso... è infatti noi figlie siamo sempre a dieta, ma sempre ben pasciute. E' impossibile dirle di no quando torni alle due da scuola, stanca ma soprattutto affamata, e aprendo la porta d'ingresso ti investe tutto il profumo del suo amore.
Mia madre avrebbe dovuto fare la cuoca come mestiere, mio padre invece non lo avrei visto a fare il ragioniere, anche se la sua abilità nello sbrigare tutte le pratiche è proverbiale, ma credo che si sarebbe annoiato. Nella sua vita ha fatto un sacco di cose: ha fatto il mugnaio, il noleggiatore, ha portato le sue macchine nei campi per trebbiare, ha gestito frantoi, ha fatto il commerciante e il meccanico, ha impiantato pannelli solari predisposto tutto il sistema idraulico, per lui i problemi elettrici sono una sciocchezza (si è costruito il primo televisore da solo) e mi racconta che ai suoi tempi se si rompeva un pezzo se lo fabbricava da solo, forgiando il metallo. Ha tante abilità... ma è meglio che a casa non si rompa niente perché ha i suoi tempi per decidere di fare una cosa, dopo di che magari in mezza giornata è fatta. Mi affascina il modo con cui risolve i problemi... è possibile che la caldaia del ferro da stiro poi assomigli di più ad un'opera d'arte incompresa, ma il suo sorriso soddisfatto ti rassicura sul suo perfetto funzionamento con garanzia a vita. Ora che è in pensione fa l'agricoltore, ma non disdegna il giardinaggio.
Mia madre se non è in cucina e non sonnecchia in poltrona, lavora con l'uncinetto: si lamenta che la sua vista non è buona, ma intanto svolge la sua "truscia" e ti mostra la sua ultima creazione dopo di che si bea della tua espressione ammirata. Le sarebbe piaciuto insegnarci, ci ha provato, ma nessuna delle figlie riesce a fare quello che fa lei e così ha sempre un cantiere aperto per rifornirci di coperte e di tende e di merletti vari da applicare qui e là: c'è poco da contrastare mia madre, una figlia femmina deve avere tutte queste cose e poi non vuoi avere a casa una cosa fatta da tua madre?
Questi genitori sono meravigliosi.